Esaurimento istantaneo dei fondi Marchi+3

Esaurimento istantaneo dei fondi Marchi+3

Il 10/06/2020 sarà ricordato negli anni dal Ministero dello Sviluppo Economico come il giorno in cui è avvenuto un evento eccezionale, non facilmente prevedibile, e di cui si dovrà tener conto per i futuri stanziamenti di fondi a sostegno delle imprese italiane per incentivare la tutela dei marchi anche nel mercato estero.

Come è noto il 10/06/2020 era il primo giorno utile in cui, a partire dalle ore 9:00, le imprese italiane che avevano ottenuto la pubblicazione di una domanda di registrazione del marchio dell’Unione europea o di una domanda di registrazione del marchio internazionale dal 1° giugno 2016, potevano richiedere il numero di protocollo necessario all’inoltro della relativa domanda di agevolazione di cui al Bando Marchi+3.
Tuttavia, già dalle ore 9:21 del 10/06/2020 è stata sospesa l’assegnazione del numero di protocollo alle imprese interessate, a causa dell’elevato numero di richieste pervenute, che hanno impegnato, in soli 20 minuti, i fondi stanziati, per un importo complessivo di € 3.516.745,92, come comunicato con Decreto del Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico.

Nelle scorse edizioni del bando Marchi+3 i fondi sono stati disponibili per vari mesi durante i quali le imprese interessate hanno potuto richiedere il numero di protocollo ed inoltrare le relative domande.
Questa volta, invece, la “finestra temporale” per partecipare al Bando Marchi+3 è restata aperta per soli 20 minuti, per cui solo una minoranza delle imprese aventi diritto è riuscita ad acquisire il numero di protocollo.
Quanto accaduto dovrà necessariamente indurre il Ministero a fare delle valutazioni diverse, in quanto il Bando Marchi+3, che è stato istituito con la finalità di supportare le PMI per la valorizzazione dei titoli della proprietà industriale e per incentivare l’estensione all’estero dei relativi marchi, rischia di rivelarsi inefficace rispetto alle finalità indicate nella stessa premessa del Bando.

Del resto, subito dopo la sospensione dell’acquisizione del numero di protocollo, il Ministero dello Sviluppo Economico, consapevole di quanto verificatosi, ha comunicato tramite il proprio sito web istituzionale: “Considerata la grande partecipazione e al fine di soddisfare quanto più possibile le richieste nell’ambito di questa misura di incentivi, sarà adottato a breve un decreto di programmazione di nuovi fondi per assegnare ulteriori risorse all’intervento in modo da aprire al più presto possibile lo sportello e consentire la presentazione di ulteriori domande.”

A questo punto, tutte le imprese che non sono riuscite ad ottenere il numero di protocollo entro le 9:21 del 10/06/2020, dovranno attendere nuove comunicazioni in ordine alla prossima riapertura dello sportello ed allo stanziamento di nuovi fondi, che si spera siano di maggiore entità, vista la domanda proveniente dal mondo imprenditoriale.
Quanto accaduto il 10/06/2020, infatti, ci restituisce due dati ineccepibili, da un lato l’insufficienza dei fondi stanziati e dall’altro la sempre crescente attenzione delle PMI italiane alla protezione dei propri marchi all’estero.
Rispetto al passato, il numero delle imprese italiane che ha contatti con l’estero e che decide saggiamente di proteggere i propri marchi, tramite il Marchio dell’Unione europea o il Marchio internazionale è aumentato, e di tanto dovrà tenersi conto nella predisposizione, da parte del Ministero, di misure concrete a sostegno delle stesse.