La registrazione del marchio, oltre a costituire il presupposto necessario per acquisire il diritto d’uso esclusivo sullo stesso, consente all’imprenditore come persona fisica, oppure all’impresa, come persona giuridica, ulteriori vantaggi, sia dal punto di vista patrimoniale, sia dal punto di vista fiscale.
L’impresa titolare di un marchio registrato, infatti, ha la concreta possibilità di veder aumentare il patrimonio aziendale con positivi effetti sugli equilibri finanziari, ed un conseguente miglioramento del rating bancario con immediate conseguenze positive sia per l’accesso al credito, sia in termini di riduzione dei tassi di interesse.
Il marchio registrato, infatti, è a tutti gli effetti un bene mobile registrato, che rientra tra i beni dell’impresa apportando al patrimonio della stessa un ulteriore valore, che può essere certificato tramite un’apposita perizia di stima.
Allo stesso modo, se titolare di un marchio registrato è una persona fisica, questa può usufruire di ulteriori vantaggi, non solo sotto il profilo patrimoniale, ma anche sotto il profilo fiscale.
La persona fisica, titolare di un marchio registrato, infatti, può concedere l’uso del marchio ad una società, a fronte di un compenso economico (royalty).
In tal caso, la società potrà dedurre interamente il costo sostenuto per il pagamento delle royalties che saranno riconosciute al titolare del marchio per l’utilizzo dello stesso, così come confermato anche dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 15997/2015); mentre il titolare del marchio riceverà un compenso parzialmente esente da tasse ai sensi del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (D.P.R. n. 917/1986 art. 53 e 67).
Così facendo, la persona fisica, titolare di un marchio registrato, può realizzare una nuova fonte di reddito fiscalmente non imponibile per il 25% e, quindi, soggetta complessivamente ad un’imposta agevolata, esente da contributi INPS, che abbatterà l’importo delle tasse da pagare, rispetto a quelle che per lo stesso importo sarebbero dovute se dichiarate, ad esempio, come compenso di amministratore della società.
Naturalmente, per attuare questa strategia fiscale e renderla inattaccabile dovranno essere rispettati alcuni parametri fondamentali per fare in modo che la stessa sia da un lato inerente per la società, e dall’altro coerente in ordine al diritto d’uso del marchio concesso in licenza.
Su tali aspetti il nostro Studio assiste le persone fisiche e le imprese per consentire alle stesse la registrazione del marchio, la conclusione di contratti di licenza d’uso o di cessione del marchio, la trascrizione di tali contratti presso gli Uffici competenti, nonché di ottenere una perizia giurata per l’attestazione del valore del marchio.